L’ipotesi di approvvigionarsi del vaccino Sputnik è stata ventilata da diversi presidenti di Regione, anche se non è intervenuto il presidente della Campania, De Luca. Il governo, spiega chi ha partecipato all’incontro con i governatori, il commissario all’Emergenza Figliuolo, il capo della Protezione civile, Curcio, avrebbero rimarcato che al più presto arriveranno chiarimenti ulteriori, ma è stato comunque spiegato dal ministro Speranza, riferiscono le stesse fonti, che il no è netto.
Gli acquisti – è l’indicazione arrivata, secondo quanto apprende l’AGI – non li fa nemmeno lo Stato nazionale, ma l’Unione europea. E quindi non possono farli le Regioni. Ma l’esecutivo – e il premier Draghi in primis – è ottimista sulla possibilità di accelerare.
La campagna vaccinale – ha argomentato il presidente del Consiglio – sta migliorando rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sono lontani.
Sono in arrivo tre milioni di dosi, l’obiettivo è – come affermato dalla Commissione Ue – arrivare all’immunità di gregge entro luglio, il vaccino Johnson & Johnson arriverà in Italia il 16 aprile. E ci sarà la mano tesa sul problema della carenza del personale.
Non si è entrati nello specifico, ma molti presidenti di Regione chiedono che ci siano bandi regionali e non nazionali. Mentre è stato ribadito dall’esecutivo che ogni strumento, compresi aghi e siringhe, saranno messi a disposizione delle Regioni. “Il piano di vaccinazione non puo’ essere raccontato come uno scontro tra Governo e Regioni”, ha detto Toti. “Serve chiarezza sulle forniture”, la richiesta di Zaia.
L’UE PRESENTA IL ‘PASSAPORTO’ VACCINALE, IN VIGORE DA GIUGNO
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