In poco più di un’ora il registratore di cassa ha emesso 148 scontrini per arrivare a un totale di 50 euro di spesa; e cioè, con transazioni da 20, 30, 70 centesimi per accumulare quante più operazioni possibili. E’ la “sorpresa” che ha trovato il gestore di un distributore di benzina lungo la Pontebbana a Nervesa, nel trevigiano, quando all’alba ha aperto l’attività: “Non potevo crederci – spiega al Gazzettino – poi ho capito che era tutto legato al cashback”.
L’operazione promossa dallo Stato, infatti, valida fino al 20 giugno, incentiva l’ uso di carte di credito o bancomat al fine di ricevere un rimborso in denaro per acquisti effettuati a titolo privato (cioè non per uso professionale), sul territorio nazionale, con strumenti di pagamento elettronici, a fronte di un numero minimo di 50 transazioni valide in un semestre. Non è fissato un importo minimo di spesa: concorrono al raggiungimento della quota minima i pagamenti di qualsiasi entità. Anche appunto di pochi centesimi.