70 famiglie completamente dimenticate da chi ha un utile di oltre 1 Miliardo di euro l’anno. E’ la storia dei lavoratori Bassnet in protesta contro NEXI
NEXI, è una società di pagamenti digitali partecipata da un fondo di investimento inglese ed alcune banche popolari italiane(Banco BPM Credito Valtellinese Banca Popolare di Sondrio BPER Banca). Risulta essere anche l’ unico committente di Bassnet, società creata dall’allora Bassilichi per esternalizzare parte del lavoro.
La protesta dei lavoratori oggi è sotto la sede di Banca d’Italia, lo scorso 25 marzo erano andati a manifestare sotto il Ministero del Lavoro. ” volevamo andare anche sotto la Consob ma non ci hanno autorizzati”
Sembra una lotta contro i mulini a vento, Davide contro Golia: società così grandi da capitalizzare cifre iperboliche spesso però, proprio sulla pelle dei lavoratori.
I Motivi della protesta:
Il 6 Dicembre 2018 viene siglata l’ipotesi di accordo per l’incorporazione del Gruppo Bassilichi, da parte di NEXI, ma mentre per i lavoratori che erano in Basillichi è stata trovata una soluzione di continuità, quelli della Bassnet si sono ritrovati invece senza alcuna certezza sul proprio futuro, con un piede fuori dall’azienda e con lo spettro della disoccupazione.
“L’azienda è da è stata messa in liquidazione
senza alcun preavviso. Il primo febbraio 2019. Da allora viviamo in un limbo perenne. NEXI che è il nostro principale committente si è quotato in borsa grazie alla decisione di Banca d’italia e di CONSOB. NEXI con noi fa il pesce in barile, non chiarendo quale sarà il nost
ro futuro. Secondo gli ultimi bilanci NEXI ha maturato utili di circa 1 miliardo di Euro e qui ci sono famiglie sull’orlo della disperazione” Ha dichiarato Giovanni Quagliarella uno degli organizzatori della protesta