Una sentenza che fa gelare il sangue; in Pakistan, l’Alta Corte si è pronunciata sul caso di una ragazzina rapita, da un uomo per farla diventare sua sposa.
La famiglia della ragazzina si è rivolta ad una Ong, mai giudici invece hanno stabilito che il matrimonio è valdio, in quando secondo le leggi della sharia, una volta arrivato il primo ciclo una ragazzina viene considerata di fatto una donna e quindi in grado di poter contrarre matrimonio.
Il tutto in barba al Child marriage restraint act, la legge che vieta i matrimoni con minori entrata in vigore nel 2014 in Pakistan e fino ad adesso mai applicata.
“Speravamo che la norma potesse essere applicata per la prima volta in questo caso – afferma l’avvocatessa Tabassum Yousaf – ma evidentemente in Pakistan queste leggi vengono formulate e approvate soltanto per accreditare il Paese agli occhi della comunità internazionale, chiedere fondi per lo sviluppo e commerciare gratuitamente i prodotti pachistani nel mercato europeo”.
La prossima udienza è fissata per Marzo, a quel punto però anche invalidando il matrimonio ci sono poche possibilità che Jabbar, il marito di Huma, possa essere punito per ulteriori reati come rapimento e matrimonio forzato.
LEGGI ANCHE: Vaccino per il coronavirus, ecco chi sta facendo ricerca
Zeman preferiva la gestione Sensi: “Era un’altra cosa”
SEGUICI SU FACEBOOK TWITTER INSTAGRAM
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE