Mattarella agita le voci del Palazzo che, sempre più insistentemente, lo vorrebbe al lavoro per rendere accettabile alla politica il suo secondo mandato presidenziale.
Antagonista in pectore, secondo le indiscrezioni del solitamente bene informato Luigi Bisignani, sarebbe l’ex presidente della BCE Mario Draghi, apprezzato dalla finanza internazionale, che peraltro lo lusinga con offerte poco rinunciabili ai più, e anche da una parte moderata e trasversale della politica italiana.