Ad appena un mese di distanza da quel maledetto giorno, il giovane nuotatore ieri è tornato in vasca supportato dagli specialisti del centro di riabilitazione Santa Lucia di Roma.
Ha ringraziato tutti per il supporto ricevuto e con il sorriso sulle labbra, Manuel Bortuzzo è tornato in vasca, vivendo un emozione «bellissima».
Rimasto paralizzato agli arti inferiori a causa di una lesione al midollo derivante da un proiettile non indirizzato a lui, il 24enne veneto ci ha tenuto a ringraziare tutto lo staff medico che lo segue da quel giorno maledetto.
Dello stesso pensiero il papà Franco che al quotidiano Il Messaggero ha anche dichiarato che «se gli togli le gambe e gli togli pure l’acqua, allora è finita».
I progressi enormi di Manuel sono dovuti principalmente alla sua tenacia e alla sua straordinaria voglia di tornare il prima possibile in acqua; cosa, questa, ribadita anche dagli stessi medici che hanno sottolineato come i progressi che normalmente un paziente farebbe in un mese, Manuel li ha fatti in una sola settimana.
Manuel è la dimostrazione che nulla è impossibile.
Basta non conoscere mai la parola “resa”!