Per l’emergenza Covid il Prof. Ettore Piero Valente, Primario Ortopedico di Riabilitazione presso la Città Bianca, Casa di Cura che sorge su una collina affacciata sul comune di Veroli, ha affiancato gli altri professionisti del settore di questa Struttura Privata (Accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale), per affrontare la dilagante pandemia.
Dal 01/03/2020 è diventato Responsabile del Reparto di Riabilitazione della Clinica Città Bianca-Gruppo INI a Veroli (FR) e a 20 giorni dall’inizio del suo incarico, si è trovato catapultato a co-gestire una situazione di emergenza sanitaria inaspettata.
1) Attivati dei protocolli e percorsi sia strutturali sia clinici e terapeutici
2) Quarantena per gli operatori positivi
3) Suddivisone in 2 strutture separate i pazienti COVID e quelli non covid
4) Operatori sanitari dedicati ad ogni reparto per evitare promiscuità
5) Divieto d’ingresso ai parenti.
6) Distribuzione dei DPI a secondo del reparto di assegnazione
7) Attivazione di un sistema di telecomunicazione con telefonate pomeridiane ai parenti e Ipad dedicati per videoconferenze.
8) Sorveglianza attiva sia per gli operatori (anche a casa con percorsi individuali ) che per i pazienti : Temperatura corporea etc.
Nel frattempo alcuni pazienti del reparto Covid si sono negativizzati e sono stati trasferiti ai piani inferiori realizzando un ulteriore settore: il settore post-Covid e anche questi ai tests sierologici hanno sviluppato gli IGG. Tutti i pazienti oltre ai tamponi ed ai tets sierologici, sono stati sottoposti agli esami ematici e diagnostici cardiologici, pneumologici e per immagini del caso specifico, con grande merito del personale del laboratorio analisi e della radiologia.
Quella fisica grazie all’attività costante dei nostri TDR ha permesso il movimento attraverso la mobilizzazione e la deambulazione, nonché la riabilitazione respiratoria, e l’esposizione all’ elioterapia attraverso il sole (che con i suoi raggi ultra violetti) e l’ossigeno puro dell’aria collinare hanno fatto il resto. Anche le terapiste occupazionali hanno contribuito a realizzare con un tablet video-conferenze per rassicurare i parenti
Non abbiamo potuto accontentare tutti, considerando la situazione e l’urgenza. Ci è scoppiata una bomba che ha creato un cratere.
Noi abbiamo circondato questo cratere e cominciato ad agire di conseguenza come una vera e propria squadra di damage control, grazie all’aiuto preponderante del Dr. Romaniello, della Direttrice Sanitaria della Struttura, del Direttore Amministrativo, nonché il costante contatto e sostegno da parte dei Dirigenti della ASL di Frosinone e del Dipartimento di Igiene e Territorio della stessa ASL, alla Dirigenza Strategica del Gruppo INI nonché dei proprietari, la Dr.ssa Jessica Faroni e il Dr. Christopher Faroni, che hanno messo a disposizione oltre la loro professionalità anche un grande impegno economico.
Quali sintomi presentavano i pazienti?
Bisogna dire che la maggior parte dei pazienti e operatori erano asintomatici o paucisintomatici, molti erano del reparto di riabilitazione e purtroppo anche se negativi ai tamponi li abbiamo dovuti mettere in quarantena e sorveglianza attiva per 15 gg. Alcuni sono risultati negativi ai tamponi successivi e sono stati dimessi sempre in sorveglianza attiva per altri 15 gg dal medico curante. Altri si sono positivizzati e sono stati trasferiti presso il reparto COVID fino alla negativizzazione del tampone e con tests sierologici effettuati dove dimostravano una positivizzazione delle IGG indice di aver sviluppato anticorpi verso il COVID.
Nel frattempo alcuni pazienti del reparto Covid si sono negativizzati e sono stati trasferiti ai piani inferiori realizzando un ulteriore settore: il settore post-Covid e anche questi ai tests sierologici hanno sviluppato gli IGG. Tutti i pazienti oltre ai tamponi ed ai tets sierologici, sono stati sottoposti agli esami ematici e diagnostici cardiologici, pneumologici e per immagini del caso specifico, con grande merito del personale del laboratorio analisi e della radiologia.
Un lavoro che ha comportato un grande sacrificio da parte del personale sanitario, con un grande senso del dovere e spirito di corpo…
Come accennato prima, abbiamo realizzato un vero e proprio gioco di squadra. Ma il mio ringraziamento personale va al Professor Delfo Faroni, il reumatologo che tanti anni ha fondato il gruppo INI, di cui la Casa di Cura Villa Bianca fa parte, che lungimirante e con Ars Medica ha scelto le sue strutture in base alla loro posizione geografica, in collina ben areate e circondate da molte e diverse specie di alberi che costituiscono un polmone naturale, l’ambiente ideale per curare questo tipo di patologie che risentono molto anche dell’inquinamento atmosferico. La calma ambientale rigenera lo spirito e quindi il sistema immunitario. Ribadisco che tutti hanno lavorato con grande sacrificio, alcuni di loro, quelli assegnati al reparto Covid, hanno anche rinunciato di tornare a casa propria. Noi non esposti al reparto Covid comunque abbiamo attuato la nostra sorveglianza attiva anche a casa con percorsi ben precisi per evitare qualsiasi tipo di contaminazione domiciliare. Ci siamo sottoposti ai controlli con i tamponi e con i test sierologici. Ci siamo limitati a casa-lavoro. Per me questo è stato il piccolo miracolo di una grande cittadina del Frosinate e ne sono orgoglioso.
Adesso inizia però la fase post-contagio, dove dobbiamo saper raccogliere le istanze di chi è stato contagiato non abbandonarlo e valutare nel tempo l’andamento clinico attraverso una serie di controlli ambulatoriali presso il nostro Poliambulatorio di Città Bianca.
E da ieri abbiamo iniziato a ricoverare presso il reparto di riabilitazione, in tutta sicurezza e con percorsi e protocolli ben precisi, una speranza per ritornare alla normalità.
Grazie Professor Valente per il Suo importante aiuto nella lotta contro questo flagello che purtroppo sta ancora mietendo vittime in tutto il mondo.
Di nuovo Grazie a voi e agli ascoltatori per l’intervista, vorrei inoltre ringraziare tutti gli operatori sanitari e non di INI Città Bianca e naturalmente il Prof. Delfo Faroni, Dr.ssa Jessica e Dr. Cristopher Faroni della loro fiducia posta in me. E il mio pensiero va a quei pazienti che non ce l’hanno fatta e ai loro familiari estendo il mio Cordoglio.
LEGGI ANCHE: FAMIGLIA DI RITORNO DAGLI USA, POSITIVA AL COVID
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE
SEGUICI SU FACEBOOK TWITTER INSTAGRAM