Manca poco più di un mese all’approvazione definitiva da parte del Parlamento della finanziaria 2021, ma per l’Ufficio parlamentare di bilancio la situazione è molto nebulosa. “La struttura della politica di bilancio risulta parzialmente indefinita”, così il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione sulla manovra alle Commissioni bilancio di Camera e Senato.
Nella sua relazione il vertice dell’Upb ha spiegato analizzato la legge di bilancio dividendola, sostanzialmente in tre parti: interventi ancora emergenziali, misure strutturali e indicazioni “di larga massima” sull’utilizzo dei fondi Ue, a cui si aggiungono misure microsettoriali. Proprio sull’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu, il piano di sostegno per la ripresa economica dopo gli effetti della pandemia Covid-19, voluto dalla Commissione europea, non sono però riportati dettagli “e questo – spiega Pisauro – rende anche difficile valutare l’impatto della retroazione fiscale previsto dal governo per i prossimi anni. Per l’Ufficio parlamentare di bilancio le stime del governo sulla retroazione sono anzi “alquanto ottimistiche”.
In audizione alle Commissioni parlamentari ieri, martedì 24, anche il Capo dipartimento economia e statistica della Banca d’Italia Eugenio Gaiotti. Secondo le stime elaborate dalla dirigenza di Via Nazionale il nostro Paese il prossimo biennio crescerà in media soltanto di 2 punti percentuali di Pil. “Mentre per il 2023 – ha continuato Gaiotti – è prevista una crescita del Pil dell’1,3 per cento”. Il Capo dipartimento di Bank Italia, infine, ha sollecitato la maggioranza e l’esecutivo a promuovere una riforma complessiva del fisco.