Alle 3.32 del mattino del 6 aprile 2009, una scossa di magnitudo 6,3 sprigionò tutta la sua potenza a L’Aquila e nei centri abitati vicini.
Il bilancio finale della tragedia fu di 309 morti e migliaia di sfollati.
Il nostro intento è ricordare questo drammatico evento affinché tragedie come queste non accadano più.
Sono passati 10 anni e il ricordo e la memoria devono darci la consapevolezza che il terremoto c’è, c’è sempre stato e sempre ci sarà. Fa parte della nostra storia anche se ce ne dimentichiamo.
È nostro compito allora farci trovare pronti al terremoto, attraverso la prevenzione e la cultura antisismica.
Dobbiamo sempre ricordare che non è il terremoto ad uccidere ma i manufatti dell’uomo.
Il primo passo è quello di incaricare un tecnico che verifichi le condizioni della nostra casa o del nostro condominio. Nessuno lo farà al posto nostro.
Questa è l’unica strada per evitare che tragedie come questa si ripetano ancora.
Il terremoto non si può evitare né prevedere, la tragedia si.