ROMA. Si teme per un nuovo focolaio di positivi al coronavirus a Roma dopo il cluster della clinica San Raffaele Pisana, dove finora i casi sono saliti a 99. A destare preoccupazione uno stabile occupato nel quartiere Garbatella in cui sono presenti 107 persone. L’allarme era partito ieri quando si era diffusa la notizia di un’intera famiglia di origini peruviane contagiata: padre, madre e il loro figlio.
In serata la Regione Lazio attraverso una nota della Asl di zona aveva indicato solo il bimbo positivo al Covid-19 e aveva rassicurato: «Nessun focolaio nello stabile di Garbatella. La situazione è attenzionata dalla Asl Roma 2, la famiglia con il minore positivo si trovano già presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sono stati eseguiti i tamponi e i test sierologici a tutti i presenti della struttura e al momento la situazione è monitorata con la collaborazione delle Forze dell’Ordine».
Il presidio
Stamattina, sabato 13 giugno, davanti all’edificio ex sede dell’azienda sanitaria locale il presidio è stato rafforzato con due pattuglie, una della polizia di Stato e l’altra dei vigili di Roma Capitale. Segnando così una nuova zona rossa. L’edificio infatti è stato posto in isolamento per due settimane. La Asl Rm 2 ha fatto sapere che «sono stati eseguiti tamponi e test sierologici a tutte e 107 le persone» che abitano nel palazzo.
Nove positivi alla Garbatella
Nel pomeriggio arrivano i dati aggiornati della Regione Lazio.
Per quanto riguarda l’immobile occupato di Garbatella si precisa che «sono 9 i casi positivi riferibili al cluster dello stabile di Piazza Attilio Pecile».
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