Non ci siamo proprio, non è quello che avrebbe fatto il citato Winston Churchill.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che utilizza il mezzo pubblico e il suo ruolo istituzionale per attaccare l’opposizione nel momento più buio della Repubblica.
È stato tutto ingannevole, dall’orario, inizialmente fissato alle 14:00 e rimandato più volte, forse per motivi di audience, fino alle 19:30, poco prima della Via Crucis.
Aspettavamo un discorso su quando e come partirà la fase 2, quella sulla riapertura del Paese dopo il lockdown, poi il giudizio sull’accordo dell’Eurogruppo, ma soprattutto notizie sugli aiuti economici agli Italiani.
Invece il Presidente si è lasciato andare a un attacco frontale, senza contraddittorio, all’opposizione.
Le opposizioni attaccano il Governo da sempre, si chiama opposizione, il Governo deve rispondere sui fatti o al limite con i propri mezzi a disposizione, interviste e canali social. Non durante un discorso sull’emergenza CoronaVirus.
Invece di unire divide, invece di cercare aiuto si chiude, invece di parlare agli italiani, alza il polverone.