Il Parlamento ha approvato il Codice Rosso, un pacchetto di norme volte alla tutela della donna vittima di violenza che è stato condiviso da quasi tutti i partiti. La votazione è terminata ieri in Aula poco dopo le 20
Forza Italia vince la battaglia degli emendamenti, che hanno permesso di apportare modifiche significative al testo, come l’introduzione al fondo per le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio e lo stop ai matrimoni forzati.
Dedico questa giornata a Farah e Sana, uccise perchè volevano essere libere – dichiara l’onorevole azzurra Mara Carfagna – La nostra battaglia, che oggi si è chiusa con due bellissime vittorie, porta anche il loro nome e quello di tutti i piccoli orfani di femminicidio. È importante che la politica ascolti e si prenda cura dei più deboli“.
Scarso entusiasmo arriva invece dal Partito democratico, che ritiene il provvedimento incompleto. “Ritengo che sia un’occasione persa – spiega la deputata dem Lucia Annibali, che ha messo al centro del suo impegno proprio la battaglia a favore delle donne maltrattate e perseguitate -. L’entusiasmo iniziale era tanto, poi sono subentrate delle dinamiche che secondo me l’hanno molto penalizzato. Pensavo si potesse fare meglio, avevo proposto il trattamento sull’autore di violenza durante la detenzione per abbattere la recidiva, ma non è stata accolta dal Governo per mancanza di risorse“.
La legge dà la priorità alle denunce per violenza, elimina gli sconti di pena per chi commette omicidi e per chi stupra. Prevede inoltre sanzioni per coloro che diffondono materiali, video e foto private per ricattare (il Revenge Porn).