Trentatrè anni portati alla grande per l’indagatore dell’incubo che il 26 Settembre del 1986 compariva nelle nostre edicole per la prima volta.
Camicia rossa,giacca nera e pistola alla mano, nel primo numero lo vediamo in copertina combattere un gruppo di Zombie che riemergono dalla terra: La notte dei morti viventi, un chiaro omaggio e riferimento al famoso film di Romero.
La notte dei morti viventi sarà il primo di una lunga e fortunata serie che va avanti ancora oggi, il padre di questo incredibile personaggio è lo scrittore e fumettista Tiziano Sclavi che dopo aver sperimentato il genere horror in qualche opera minore decide di dedicare anima e corpo a questo personaggio.
Dylan Dog, ad oggi, rimane il secondo fumetto più venduto in Italia dopo Tex, e in qualche modo può rappresentare uno dei primi antieroi della nostra penisola: cupo, traumatizzato dal suo passato, vagamente depresso e fondamentalmente disilluso nei confronti della vita Dylan Dog è un investigatore privato, ex poliziotto si Sotland Yard specializzato in crimini che hanno a che fare con l’orrore ed il mistero.
Indossa sempre una camicia rossa ed una giacca nera, non porta altro ed il suo armadio è pieno di doppioni di questi due indumenti, tutto ciò perchè il giorno in cui Lillie sua moglie ( militante dell’ IRA ) morì lui era vestito in quel modo.
Fanno da cornice a Dylan una serie di personaggi fissi come il commissario Bloch, sua figura paterna fondamentale e Groucho, il fidato assistente di Dylan che ha le sembianze ( ne più ne meno ) di Groucho Marx. Questi rappresenta tutto quello che non è Dylan, alla cui malinconia si contrappone il carattere giocherellone e scanzonato di Groucho.