Intervenuto durante la trasmissione “Aperitivo Romano” il professor Adriano Segatori ha parlato a briglie sciolte sull’attuale situazione dell’informazione ai tempo del covid
Stanno aumentando i casi di violenza domestica e di autolesionismo, cosa sta succedendo?
Non ho la percezione precisa, l’unico punto di gravità valutabile è il disagio giovanile, con una notevole affluenza non tanto nei servizi pubblici ma presso gli psicologi delle problematiche giovanili, su questo ho dei dati precisi, sul resto direi che è una cosa scontata, grazie al terrorismo psicologico che è stato fatto
In questo la Dad ha influito?
Non mi occupo di questo ma so di alcuni casi di ragazze che hanno avuto attacchi di panico nel rientro a scuola sui mezzi pubblici e ansia da vicinanza e da contatto, questo anche grazie a questa cultura del sospetto del contagio diffusa dai mezzi di comunicazione
In questa condizione i media quanto hanno influito?
Diceva Winston Churchill che ci sono tre possibilità di dire le bugie: c’è la bugia, la sporca bugia e la statistica. Secondo me i dati enfatizzati dei canali di comunicazione hanno una notevole responsabilità. Non dico che non va fatta informazione ma ci sono modi diversi e migliori per farlo
Quanto hanno sbagliato i mezzi di informazione?
Facciamo l’esempio dei contagi, il termine “contagio” di per sé non significa nulla, il contagiato va dall’asintomatico al morto, rendere untore un positivo è soltanto un atto terroristico
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