Password, non scegliere mai queste lettere I I criminali ti rubano le informazioni in 1 secondo
Ci sono alcune lettere e delle parole che gli utenti non dovrebbero mai utilizzare per accedere ai siti bancari e ai social network.
La password rappresenta uno dei modi più sicuri di proteggere gli account personali, a patto però che queste ultime vantino un certo grado di sicurezza. Nonostante le innumerevoli raccomandazioni da parte degli esperti, moltissime persone continuano a scegliere delle password estremamente facili da codificare, soprattutto se si ha a che fare con dei veterani della criminalità informatica.
Addirittura per alcune password impiegano meno di un secondo a decifrarle ed entrare nell’account dell’utente, dove gli hacker hanno la possibilità di rubare informazioni sensibili, come dati bancari, e quindi svuotare il conto corrente della vittima.
Oltre alle password più comuni, ce ne sono alcune che però vengono utilizzate spesso perché molti ancora sono convinti che siano relativamente sicure e perciò continuano ad usarle sui vari siti. da continuare ad usare.
La parole da non scegliere come password
Nonostante venga ancora utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo, è risaputo che tra le numerose password che gli utenti dovrebbero assolutamente evitare di scegliere per proteggere gli account è la seguente: 123456. I criminali informatici infatti sono in grado di decifrarla in meno di un secondo.
Ce ne sono altre però meno conosciute ma considerate allo stesso modo poco sicure. Oltre a password e qwerty123, nell’elenco delle più vulnerabili c’è anche un’altra parola: secret. Tra le più pericolose troviamo anche: 123456, 123456789, 12345678 qwerty123 e 111111.
Come creare una password sicura
Ci sono diverse raccomandazioni fondamentali che ogni utente può seguire per creare una password a prova di hackeraggio. Innanzitutto si consiglia di utilizzare password lunghe, composte minimo da 12 caratteri. Assicurarsi inoltre di evitare di inserire dati personali e di combinare diversi tipi di caratteri (un mix di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli speciali).
Meglio non usare parole comuni o sequenze ovvie, come le password sopracitate, considerate tra le più vulnerabili. Un altro errore da evitare è quello di riutilizzare le stesse password per accedere a più siti. Infine, si ricordala la necessità di aggiornarle periodicamente.