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Arriva in aeroporto ricoperto da centinaia di animali I La ragione spiazza gli agenti: “mai vista una situazione del genere”

Controllo sicurezza in aeroporto
Scoperto in aeroporto con centinaia di tarantole e millepiedi attaccati al corpo – nonelaradio.it

Poco prima di imbarcarsi, un uomo è stato arrestato con l’accusa di traffico illegale di animali in via d’estinzione. 

Chi si è sottoposto ai controlli di sicurezza aeroportuali lo sa bene: agli agenti non sfugge nulla. Ogni minima cosa che possa essere considerata non idonea viene fatta lasciata sul posto prima di poter continuare il proprio viaggio.

A prescindere che si tratti di una quantità di liquidi eccessiva, di farmaci o di un oggetto considerato pericolo, si viene fermati e controllati. Spesso e volentieri non vengono perquisite solo le valigie ma anche la persone proprietarie delle medesime, in quanto potrebbe nascondere addosso qualcosa.

Ed è proprio ciò che è accaduto ad un cittadino sudcoreano mentre stava cercando di tornare in patria. Jorge Chàvez, questo il suo nome, si trovava in uno degli aeroporti del Perù, quando all’improvviso è stato fermato in quanto gli agenti credevano che avesse cercato di eludere la sorveglianza nascondendo qualcosa sotto ai suoi vestiti.

L’inaspettata scoperta

All’aeroporto internazionale di Lima, l’uomo ha subito attirato molta attenzione del personale, che ha immediatamente notato l’aspetto gonfio del suo stomaco. Perciò mentre stava tentando di passare i controlli inosservato, Chàvez è stato fermato per capire se stesse portando con sé oggetti considerati illeciti.

E così è stato. Quando gli è stato chiesto di sollevare la giacca, gli agenti hanno scoperto che quest’ultimo nascondeva 320 tarantole (35 adulte, grandi come una mano, e 285 giovani), 110 millepiedi e 9 formiche proiettile.

Tarantola
Scoperto in aeroporto con centinaia di tarantole e millepiedi attaccati al corpo – nonelaradio.it

Traffico illegale di animali in via d’estinzione

Il ventottenne originario della Corea del Sud aveva messo gli animali in piccole buste con zip e carta da filtro e le aveva rinforzate con strisce adesive, mettendole intorno al suo corpo e tenendole in posizione con due cinghie. Con tutto quel numero di animali messi nei sacchetti, è normale che il suo corpo fosse sembrasse più gonfio del normale.

Quindi, il personale del Servizio nazionale per le foreste e la fauna selvatica, insieme alla Polizia nazionale e alle autorità doganali, ha preso in mano la situazione e ha proceduto all’arresto del cittadino coreano. Le tarantole, tutte catturate, come il resto degli animali che trasportava, sono specie in via di estinzione e il loro traffico illegale muove milioni di persone in tutto il mondo, poiché hanno un grande mercato per i collezionisti, che sono disposti a sborsare ingenti somme di denaro per averle.