Cellulare in bagno, se lo usi così sono guai per la tua salute I Dopo dieci minuti devi chiamare il medico
C’è un’azione che non si dovrebbe mai fare quando si adopera il cellulare in bagno: si può andare incontro a seri problemi di salute.
Lo smartphone ormai è diventato parte integrante delle nostre vite e molti di noi non possono rimanervi distanti a lungo. Del resto, si tratta di un dispositivo che ci tiene compagnia, non solo perché ci permette di rimanere in contatto con i amici e familiari ma ci dà la possibilità di occupare il tempo libero con momenti di svago e divertimento.
Insomma, le sue innumerevoli funzionalità non ci annoiano mai, a prescindere che si tratti di giochi o di social media, o di tante altre app di diversa natura. Però questa morbosità con il cellulare ci spinge a portarlo con noi in qualsiasi momento, perfino quando ci rechiamo in bagno.
Questa situazione però, se prolungata per troppo tempo, può presentare dei lati negativi, soprattutto per quanto riguarda la salute. Secondo gli esperti infatti c’è un limite massimo dopo il quale non si dovrebbe più usare il dispositivo quando ci si appresta a fare i propri bisogni.
Cellulare in bagno: non più di dieci minuti
Milioni di italiani continuano a portare con sé lo smartphone ogniqualvolta si recano in bagno e si devono sedere sul water. Questa abitudine, seppur comunissima, rischia di minacciare seriamente l’integrità fisica e mentale. Purtroppo l’uso del cellulare ha trasformato quella che dovrebbe essere una breve visita in una lunga sessione di lettura e navigazione.
Anche se può sembrare innocuo, gli esperti affermano che trascorrere più di dieci minuti sul wc, può comportare rischi per la salute legati alla pressione esercitata sulla zona pelvica e sul sistema circolatorio.
Le conseguenze per le salute
Stare seduti sul water per più di dieci minuti incrementa il rischio di sviluppare emorroidi e di indebolire i muscoli del pavimento pelvico. A differenza della seduta su un divano o una sedia, il design aperto e ovale della toilette provoca una compressione dei glutei, che pone il retto in una posizione più bassa. Questo favorisce l’accumulo di sangue nella zona, rendendone difficile il ritorno e aumentando la pressione sulle vene della zona pelvica.
Quindi il tempo massimo trascorso in bagno dovrebbe essere compreso tra i cinque e i dieci minuti, per evitare di andare incontro non solo alla comparsa di emorroidi, ma anche all’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico, che a lungo andare potrebbe causare problemi come l’incontinenza. La raccomandazione degli specialisti dunque è di evitare di portare i dispositivi mobili in bagno e prestare attenzione al tempo trascorso seduti.