E’ finita l’era Google: milioni di utenti si preparano a dire addio al gigante tecnologico I Al suo posto un innovativo motore di ricerca
Il famoso motore di ricerca ha i giorni contati: Meta sta lavorando ad un nuovo progetto che includerà l’uso dell’Intelligenza artificiale.
Con oltre 3 miliardi di utenti, Google è il sito web più visitato al mondo. Basti pensare che solo in Italia si raggiungono ogni mese circa 150 milioni di visite e 24 milioni di consumatori. Se il suo utilizzo non fosse proibito in paesi come la Cina, molto probabilmente il numero di coloro che ne fanno uso sarebbe molto più elevato.
Nonostante la grandissima popolarità di questo motore di ricerca, Meta, proprietario di piattaforme social come Facebook e Instagram, sta lavorando ad un proprio motore di ricerca, che potrebbe con il tempo non solo fare concorrenza al gigante tecnologico ma perfino sostituirlo.
Negli ultimi anni l’azienda di Mark Zuckerberg si è dedicata a numerosi progetti, come l’ultimo presentato al grande pubblico: i primi occhiali a realtà aumentata. Sebbene Meta abbia cercato di espandere i propri orizzonti sulla varietà di progetti da realizzare, ha sempre dipeso da Google e Microsoft per la realizzazione dei propri lavori. Ma a breve le cose potrebbero cambiare.
Meta e il suo piano per rimpiazzare Google
Secondo alcune indiscrezioni, Meta starebbe lavorando allo sviluppo di un motore di ricerca basato sull’AI per ridurre la sua dipendenza da Google e Microsoft. Un progetto dunque, che se in grado di dare i frutti sperati, potrebbe seriamente competere con questi ultimi, dando loro un’aspra competizione.
L’obiettivo iniziale dell’azienda, come accennato, sarebbe quello di diminuire il grande utilizzo dei suoi rivali, ma al tempo stesso, entrare in un settore che finora è stato indiscutibilmente guidato da questi due giganti tecnologici.
Come funziona il nuovo motore di ricerca
Immaginate di utilizzare il chatbot Meta AI su Instagram o Facebook. Invece di rivolgersi a Google o Bing per rispondere alle vostre domande su ciò che desiderate, il sistema utilizzerebbe il proprio database.
Ma le cose non finiscono qui e si sa che l’azienda sta giocando diversi assi nella manica. Da un lato, quello che è stato detto, ma dall’altro, Meta ha lavorato sui dati di localizzazione che potrebbero sfidare nientemeno che Google Maps. Chissà dunque cos’altro attenderà i numerosi utenti?