Il consumo regolare di questo comunissimo frutto è in grado di incrementare le abilità cognitive di una persona.
Le malattie neurogenerative sono tra le più diffuse al mondo. La demenza è una delle più comuni e ogni anno colpisce circa 10 milioni di persone ogni anno, un numero destinato ad aumentare. Secondo le previsioni, si stima che nel 2030 saranno oltre 74 milioni gli individui colpiti da decadimento cognitivo, mentre nel 2050 si arriverà a quota 131 milioni.
Ancora oggi però, nonostante i numerosi studi in materia, non esiste una cura vera e proprio contro questa tipologia di malattia, anche se i ricercatori hanno trovato dei metodi per rallentarne il processo di avanzamento. Ce ne sono alcuni inoltre che non prevedono l’assunzione di farmaci.
Una soluzione alternativa dunque che potrebbe allietare e attrare moltissime persone. Una di queste consiste nel consumo di una categoria di frutta. Si tratta dei frutti di bosco, che spesso vengono sottovalutati per le loro potenti e salutari proprietà. Ma scopriamole insieme.
Secondo gli ultimi studi stiamo mangiando più frutti di bosco rispetto al passato. Un dato estremamente positivo soprattutto perché il loro consumo può aiutare il cervello a migliorare la memoria. In effetti questi ultimi sono ricchi di vitamine, minerali e fibre, oltre che di flavonoidi, un gruppo di sostanze chimiche vegetali presenti in quasi tutta la frutta e la verdura.
Questi ultimi inoltre, oltre a dare loro i tipici colori vivaci che noi tutti conosciamo, gli conferiscono effetti antiossidanti e antinfiammatori che riducono e riparano i danni alle cellule. Per esempio, gli antociani (una classe di coloranti) presenti nelle bacche rosse, blu e viola possono attraversare la barriera emato-encefalica per proteggere le cellule cerebrali dall’invecchiamento e da malattie come il cancro.
Come accennato in precedenza, i frutti di bosco migliorano la memoria. Secondo uno studio condotto su partecipanti adulti giovani e anziani il consumo di mirtilli aumenta il flusso sanguigno nelle aree chiave del cervello, migliora la memoria e l’attenzione ai compiti richiesti. Altri test portati a termine su anziani che hanno mangiato fragole e mirtilli per diversi mesi hanno mostrato un miglioramento della memoria rispetto a quelli del gruppo placebo.
Altri studi ancora realizzati con un gruppo di bambini che bevevano frullati a base di frutti di bosco hanno invece mostrato un aumento dei test di memoria rispetto a quelli che bevevano frullati senza frutti di bosco. Inoltre, il consumo dei frutti di bosco può aiutare a combattere il naturale declino che avviene durante il processo di invecchiamento. Infatti recenti ricerche hanno rivelato che i frutti di bosco possono prevenire le malattie neurodegenerative legate all’età e migliorare il movimento e le funzioni cerebrali.