L’incubo di non passare l’esame di guida accomuna moltissimi giovani, ma questa vicenda ha dell’incredibile.
Ottenere la patente di guida può essere considerato un vero e proprio rito di passaggio all’età adulta. In Italia infatti si può conseguire a partire dall’età di 18 anni, con il superando di un quiz, attualmente composto da 30 quesiti, 10 in meno rispetto agli anni passati.
Se quest’ultimo viene superato si procede al fatidico esame pratico, che consiste per l’appunto in una prova su strada dove ciascun candidato deve dimostrare di essere in grado di guidare in modo coscienzioso e si conoscere il codice della strada.
L’esame viene tradizionalmente effettuato con una delle macchine appartenenti alla scuola guida con la quale ci si è esercitati. In altri paesi però funziona in modo diverso in quanto si utilizza il proprio veicolo di famiglia, come accade negli Stati Uniti.
Ed è proprio qui che poco tempo da si è svolta una vicenda alquanto bizzarra che vede protagonista una ragazza alle prese con il superamento dell’esame di guida. Ma quello che accadrà subito dopo ha davvero dell’incredibile.
Quando si tratta dell’esame di guida, molti fattori entrano in gioco, soprattutto da un punto di vista psicologico. A volte può capitare di essere semplicemente sfortunati, ma questa volta il mancato superamento non è stata colpa del candidato.
Dopo aver fatto un po’ di pratica, una giovane donna dell’Arizona ha deciso di sostenere l’esame pratico con una Tesla Model Y appartenente ai suoi genitori. Nonostante i primi nervosismi iniziali, il test sembra essere andato bene, o almeno così le era stato riferito. Però, quando era in procinto di ricevere la partente dal Dipartimento di Motorizzazione dell’Arizona, le è stato riferito di tornare dopo 24 ore perché i computer non funzionavano.
Il giorno successivo la presunta neo patentata si recò all’ufficio adibito insieme alla madre. Ed è i quel momento che fece l’amara scoperta. Le fu detto che non le sarebbe stata rilasciata la patente di guida. Il motivo? L’esaminatore che ha giudicato il suo esame ha pensato che stesse usando il sistema di guida autonomo e ha aggiunto che non aveva premuto abbastanza il pedale del freno.
La famiglia della giovane ha cercato di spiegare che la Tesla Model Y non disponeva di tale sistema e che non aveva premuto i freni perché il sistema di frenata rigenerativa stava facendo il suo lavoro. Nonostante le polemiche, la storia si è conclusa con un lieto fine. Giorni dopo, la giovane è stata contattata dal Dipartimento, che le ha riferito di aver cambiato idea e poteva ritirare la sua agognata patente.