Un recente studio ha dimostrato come l’assunzione di un determinato alimento possa ridurre il rischio di declino cognitivo.
L’Alzhaimer è una malattia neurodegenerativa che ogni colpisce 150 mila persone in Italia. Un dato che continua a crescere anche nel resto del mondo, e finora non è ancora disponibile una cura. Molti pazienti però affrontano questa condizione con de trattamenti farmacologici, con la speranza di rallentare il corso della malattia.
Non sempre però si desidera a ricorrere a questa tipologia di cura, si preferisce piuttosto optare per soluzioni alternative più naturali, ove possibile. E secondo un recente studio è possibile farlo anche con i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, la forma più comune di demenza.
Un recente studio ha dimostrato che l’assunzione di pesce è legato ad un minor rischio di declino cognitivo. Il consumo di questo alimento infatti è può contribuire a proteggere dalla demenza e dalla malattia di Alzheimer. Ma scopriamo più nel dettaglio le conclusioni di questo studio.
In tutto il mondo, si prevede che i casi di demenza e Alzheimer triplicheranno entro il 2050, rendendo la salute cognitiva un’area di ricerca urgente. L’identificazione dei fattori che possono proteggere dal declino cognitivo è fondamentale e la dieta è emersa come un’area di interesse.
Alcuni risultati interessanti sono emersi dall’ultimo studio, secondo il quale si è scoperto che le persone che hanno dichiarato di mangiare più pesce avevano meno probabilità di subire un deterioramento o un declino cognitivo rispetto a quelle che ne mangiavano meno.
Da tempo si ritiene che il pesce, ricco di acidi grassi omega-3 e di altri nutrienti, sia utile per la salute del cervello. Questi ultimi infatti sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che possono aiutare a proteggere il cervello dai danni che contribuiscono al declino cognitivo. L’obiettivo del nuovo studio è stato quello di aggiornare e chiarire le prove attuali sull’associazione tra consumo di pesce e salute cognitiva.
Anche se il rapporto tra dieta e salute del cervello è molto meno chiaro, sono presenti molte prove che suggeriscono che ciò e come mangiamo influenza il proprio benessere mentale. In particolare, lo studio in questione ha constatato che i maggiori consumatori di pesce avevano un rischio inferiore del 18% di declino o deterioramento cognitivo. Non solo, i risultati hanno confermato che un consumo maggiore di pesce è legato a una riduzione del rischio di deterioramento cognitivo, con la riduzione più significativa osservata nelle persone che mangiavano circa 150 grammi di pesce al giorno. Alti livelli di consumo di pesce sono stati associati anche a un rischio inferiore del 18% di demenza e del 15% di malattia di Alzheimer.